Raffaele Faccioli
(1846-1916)
Tra i giovani più promettenti nel panorama bolognese, è ammesso al Collegio Venturoli nel 1858 e consegna come prova finale Caino dopo l’uccisione di Abele. Aggiudicatosi il Premio Angiolini è a Firenze e poi a Roma, dove dipinge Belisario e Giovannina sua figlia che per le vie di Bisanzio chiedono aiuto per la loro esistenza (1970). Nel 1875 vince un dibattuto Premio Curlandese di Pittura con Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella miseria. Dalla pittura sentimentale e intimista, arriva a risultati vicini al simbolismo nel monumentale Falciatori (1884). È direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bologna dal 1905 e Amministratore del Venturoli dal 1906.
Raffaele Faccioli, Caino dopo l’uccisione di Abele, 1864, olio su tela, 122 x 100 cm, eseguito a 18 anni. Ph. Simone Nocetti
Raffaele Facciolil, Ritratto, 1865, carboncino su carta 44 x 33 cm, eseguito a 20 anni