Elena Vignoli
(Bologna, 1998)
Si diploma al Triennio di Pittura Arti visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e frequenta il Biennio di Pittura Arti visive presso la stessa accademia. L’artista non si è mai legata ad un solo materiale, forse per un’influenza Brancusiana, ma sente fortemente che ogni materiale ha già un suo potenziale, una sua vita, ancora prima che ci metta mano sopra. Ogni idea, ogni concetto, ha il suo materiale. E ogni materiale già comunica di per sé, come se avesse una voce. Lo stesso identico dipinto su legno o su carta ha un carattere totalmente diverso. Quando deve creare prima parla con il materiale, si fa raccontare la sua fibra e la sua composizione chimica. Poi se è giusto ci può lavorare. Nelle sue prime opere, il surreale è uno strumento di comunicazione essenziale per comunicare le sensazioni e le visioni più recondite della mente dell’artista. Nell’ambito della pittura, ha imboccato una strada che si chiede “Cos’è la rappresentazione?”. Sempre con lo sguardo volto a specchio della società ha deciso che in ogni suo quadro il volto di qualsiasi personaggio sarebbe stato il suo. Lei come volto, immagine, soggetto, creatrice, mano, spettatrice e artista, cercando un gap nella rappresentazione stessa, denotata anche dagli sfondi piatti, quasi una carta da parati a testimoniare la finzione effettiva.
De'Jeuner 1.50x2m, acrilico, tovaglia plastificata, 2024